I consigli di Jeremiah Dillon , dirigente di Google, per ricordare ai propri collaboratori cosa significhi davvero saper gestire il proprio tempo :
“Fermati. Respira. Ora pensa a come gestisci il tuo tempo. Per quanto mi riguarda, posso sicuramente migliorare”
Dicono che ci siano due stili per organizzare la propria giornata di lavoro: quello del manager e quello del maker.
La giornata del manager è divisa in intervalli di 30 minuti. Il manager “gioca” continuamente a Tetris, cercando di incastrare gli impegni per riempire gli spazi vuoti della sua agenda.
La giornata del maker è differente. Il maker ha bisogno di fare, creare, costruire. Ma soprattutto, ha bisogno di pensare.
Il modo più efficace che un maker ha di gestire il suo tempo è quello di organizzarlo in blocchi di mezze giornate o giornate intere. Anche una riunione di appena 30 minuti durante questi blocchi, può essere deleteria.
Per continuare ad essere davvero innovativi, dobbiamo lavorare come maker.
Ok, bell’idea. Lo farò sicuramente! Adesso però scusami, ma sono in ritardo per una riunione!
No. Non funziona così. Devi essere determinato a difendere il tuo tempo. Devi fare spazio da subito nella tua agenda a questi blocchi di tempo per pensare e creare.
Lascia che ti spieghi perché è così importante:
Beh, potrei ritagliarmi un’oretta il venerdì pomeriggio, una volta terminate tutte le riunioni!
No. Lo sai meglio di me. Molte delle nostre riunioni non sono necessarie e molte altre potrebbero essere più brevi o ristrette solo alle persone davvero indispensabili.
Reclama questo tempo. Usalo per pensare e creare.
Non rimandare fino a venerdì pomeriggio. Il tempo che ti riservi per essere un maker conta. Il tuo lavoro conta. Organizza la tua settimana di conseguenza:
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