Il significato del termine “responsabilità” è spesso accompagnata dalla dispersione e dalla moltiplicazione dei suoi significati. Dopo un’attenta ricognizione che ne ricupera il senso più profondo: la fecondità operativa del principio-responsabilità.
In particolare, riguardo ad alcune scottanti questioni bioetiche: il conflitto multiculturale, la salvaguardia della salute pubblica e il rifiuto di cure salvavita da parte di pazienti che preferiscono lasciarsi morire.
Se si considera la bioetica come riflessione sulle questioni della nascita, della vita e della morte esiste un’impostazione che riconosce come centrale l’autonomia della persona. Complessivamente, all’interno delle varie concezioni non-religiose ci possono essere posizioni che reputano la vita umana dotata di valore intrinseco ed altre che considerano tale valore un lascito della tradizione cristiana e altri ancora che lo ritengono non essenziale.
Perciò lo scopo del corso è di fornire agli allievi le pertinenti nozioni giuridiche e biomediche di base, gli strumenti di orientamento nel dibattito morale e – attraverso il censimento delle fonti e dei dati normativi italiani e internazionali- una conoscenza avanzata dai profili giuridici e medico-legali, direttamente fruibili nell’attività professionale.
Il corso si rivolge a un pubblico professionale vasto: avvocati, medici, laureati nelle professioni sanitarie, dirigenti di strutture sanitarie private o pubbliche, operatori nel campo socio-assistenziale e del volontariato. Nel complesso, i partecipanti potranno trarre vantaggio, secondo gli specifici interessi di ciascuno, anche solo da uno o più incontri.
Il programma del corso Bioetica e Responsabilità prevede:
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