Il termine feedback si riferisce a un “processo per cui il risultato di un’azione si riflette sulla persona che ha compiuto l’azione stessa, per correggerne o modificarne il comportamento”. In pratica consente alle persone e alle organizzazione di funzionare bene, di funzionare meglio, perché dà indicazioni precise su come migliorare.
Per essere buono, un feedback deve essere prima di tutto oggettivo, e non basarsi su pregiudizi o simpatie. Il suo obiettivo è infatti quello di apportare un miglioramento, non di dare un voto. È necessario che chi dà un feedback (generalmente il datore di lavoro, un capo, un superiore) sia capace di formularlo nella maniera più corretta; e che chi lo riceve (il dipendente) sappia accettarlo.
Per dare buoni feedback, come anticipato, è necessario sospendere il pre-giudizio sulla persona in sé, e concentrarsi esclusivamente sulla performance, sulla situazione che richiede un intervento correttivo, o un commento. È inoltre fondamentale che il messaggio sia veicolato con parole e gesti privi di biasimo, generalizzazioni o addirittura violenza verbale; e che ci sia un’apertura verso il futuro, con suggerimenti su come migliorare e fare meglio la prossima volta che si verificherà una situazione simile.
In pratica, è necessario che ci siano due requisiti fondamentali:
Ma questo processo non è unidirezionale. Se da una parte c’è qualcuno che dà un feedback, e che deve imparare a darlo correttamente, dall’altra c’è qualcuno che lo riceve. Sicuramente a nessuno piace ricevere un commento negativo, ma è importante superare l’irritazione, o la frustrazione, o la collera che può provocare. Soprattutto è importante capire che non ci dobbiamo far paralizzare da un feedback negativo, ma anzi cogliere i messaggi positivi insiti in esso, e i suggerimenti forniti, in modo da poter far meglio in futuro.
Dopo aver accettato il feedback (perché essenziale alla propria crescita), bisogna analizzarlo, per capire chiaramente il messaggio (anche a prescindere da come è stato veicolato). Se il messaggio in sé non è convincente, è necessario riparlarne per chiarire gli aspetti che non sono stati compresi al 100% o che non sono pienamente condivisi, e infine passare all’azione. Questo significa che se il feedback riguarda un comportamento da modificare, è importante definire con il proprio responsabile il percorso necessario a innescare effettivamente il miglioramento richiesto.
Il feedback rappresenta un’opportunità per conoscere se stessi partendo dai propri comportamenti, apprendere come il mondo esterno li percepisce e come questi possano rivelarsi decisivi nei processi di trasformazione personale. Imparare a dare e ricevere feedback in modo continuo (continuous feedback), concorre ad arricchire le competenze manageriali e relazionali utili alla crescita degli altri e di se stessi, come sostegno continuo alle dinamiche di cambiamento.
Realtà e opinioni
La connessione con l’altro
Il Contesto
L’Empatia nel feedback
Il corso è indirizzato a chi svolge ruoli di coordinamento e gestione di Team e che voglia seguire un percorso di accrescimento della propria leadership.
Scopri i corsi Soft Skills.