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Parlare in pubblico: il metodo A.R.P.A è la via maestra

Il Metodo A.R.P.A. per parlare in pubblico: una proposta di metodo.

Parlare in pubblico è la via maestra per cambiare le cose. È lo strumento più economico, rapido ed è alla portata di tutti. Basta imparare ed esercitarsi.
Si parla molto e troppo spesso, della paura che molti provano davanti ad una platea, poco o nulla di quanto al contrario alcuni godano ad “incantare i serpenti” e cerchino di soggiogare le persone usando trucchi e manipolazioni. Alcuni lo fanno per dominare la propria paura, altri solamente per fame di potere.

Non c’è alcun bisogno di trucchi: la conoscenza di alcune caratteristiche della tua mente e di quella dei tuoi interlocutori, una buona procedura di progettazione ed esecuzione del discorso basta e avanza se hai qualcosa di vero da dire.

Il metodo ARPA per parlare in pubblico ha lo scopo di aiutare chi sta imparando l’arte e la tecnica del public speaking, a concentrarsi sulle quattro aree di interesse dell’oratore: Attenzione, Ricordo, Persuasione e Azione anziché verso … il mal di pancia. Arpa è l’acronimo di : Attenzione, Ricordo, Persuasione e Azione, i quattro fari in grado di guidarti nel pensare, progettare e realizzare un intervento in pubblico.

 Attenzione : è il primo faro, se non la conquisti tutto quello che dici o mostri non conta. L’attenzione è anche un fragile fiore, per averlo, ci vuole un buon seme, concime, acqua e sole. Senza uno degli elementi, in pochi minuti può appassire. L’attenzione va conquistata e mai abbandonata. È su questo punto che la maggior parte degli interventi in pubblico manca il suo obiettivo.

Ricordo: il secondo faro è forse il più tecnico. Quando parli in pubblico per uno scopo diverso dall’ intrattenimento, hai un obiettivo.Se pure sei riuscito a tenere alta l’attenzione, ma non hai facilitato la memorizzazione degli argomenti più importanti, non lo poi raggiungere. Il massimo che otterrai è che il pubblico commenti: “ Che bravo a parlare!Non ho capito bene dove volesse andare a parare, ma mi ha colpito

Persuasione: di solito non basta far ricordare quanto si è  detto, anzi la differenza tra un discorso che serve e uno inutile sta proprio qui. Gli unici casi in cui non devi persuadere nessuno sono quelli in cui parli a delle persone già convinte degli argomenti che stai esponendo. Certo capita ma la domanda è: perché lo fai? Anche quando non sembra, la persuasione entra in gioco. Un insegnante potrebbe non sentirsi coinvolto dall’obiettivo persuasivo, eppure, quelli bravi, ti persuadono che studiare la loro materia è piacevole, vale la pena abbandonare per qualche tempo Facebook e dedicarsi allo studio. Non facile, ma possibile!

Azione: sei riuscito a tenere alta l’attenzione, a far ricordare i messaggi importanti, hai superato le obiezioni, hai persuaso il pubblico della validità delle tue argomentazioni? Hai superato brillantemente tre tappe intermedie, ottimo! È il momento di chiederti: “ E adesso cosa voglio? Se non spingi all’azione, il massimo che otterrai è che il tuo pubblico, persuaso dalle tue argomentazioni, si sentirà in colpa per non aver dato seguito al tuo discorso. Tornando all’ esempio dell’insegnante, se ha persuaso gli alunni sulla bellezza e necessità di apprendere la sua materia, ma non è riuscito a  spingerli a studiare, ha fatto il 90% del suo lavoro, ma quell’ ultimo 10% fa la differenza.

Questo è quello che approfondiremo con esercizi pratici nei nostri corsi in aula di Public Speaking.

Al termine del corso sarete in grado di:

-superare la paura di parlare in pubblico una volta per tutte

-catturare l’attenzione dall’inizio e concludere tra gli applausi

-gestire lo sguardo, la postura e il linguaggio del corpo

-usare al meglio tono, pause e ritmo

-convincere con un discorso

-trasmettere le idee in modo da far presa sugli altri rendendo il tuo messaggio vivace e interessante
trasmettere carisma

Segui il nostro corso: https://www.argo3000.it/corsi/corso-public-speaking/

Per info: 3337109605; formazione@argo3000.it