Comunicazione
Durante il nostro corso di comunicazione interpersonale e la gestione dei conflitti nei team di lavoro, ci avvaliamo di un importante studio, nel quale potete trovare esercitazioni pratiche da utilizzare nell’ immediato attraverso tecniche di role play , comunicazione non verbale: postura, mimica, gestualità .
Gli ambiti trattati nei corsi formazione:
1)competenze comunicative interpersonali
2)competenze di leadership
3)competenze per una gestione positiva e costruttiva del conflitto
4)competenze nella soluzione dei problemi competenze decisionali
Schema riassuntivo del lavoro proposto: percorso di 8 ore totali
Ambito | Tempi | Contenuti | Esercitazioni pratiche previste | |
1.Competenze comunicative interpersonali
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3 ore |
Apertura di sé agli altri ,Scoperta di modalità comunicative diverse, Esplicitazione delle caratteristiche fondamentali della comunicazione, Analisi dei principali stili comunicativi: pregi e difetti, La comunicazione non-verbale: postura, mimica, gestualità | Comunicare se stessi
Uscire dal proprio punto di vista assumendo quello di un altro I quattro aspetti dell’informazione Lettura e commento di schede opportunamente elaborate Visione commentata di spezzoni di film |
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2.Competenze di leadership
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2 ore |
I vari stili di leadership attraverso l’uso del role play | Simulazione di una situazione di guerra
Simulazione di una seduta straordinaria di Consiglio Comunale |
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3.Competenze per la gestione positiva e costruttiva del conflitto
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1 ora |
Conflitto di obiettivi e gestione cooperativa, Conflitto come strumento di crescita individuale e sociale, Strategia della negoziazione | Il gioco dei trasporti
Il litigio dei fratellini La gita di classe |
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4.Competenze nella soluzione dei problemi
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1 ora |
Passaggi fondamentali da seguire per giungere alla soluzione di un problema
Atteggiamenti penalizzanti per la soluzione comune di un problema |
La confidenza del professore
La scelta del film |
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5.Competenze decisionali
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1 ora |
Assunzione di responsabilità
Abilità decisionali Modalità decisionali Orientamento ad uno scopo comune |
Il dilemma dei prigionieri | |
Due esercizi d ‘esempio :
Esercizio 1. La comunicazione non verbale: postura, mimica, gestualità (50 min.)
Si basa sulla visione commentata di quattro brevi spezzoni del film L’attimo fuggente, regia di Peter Weir. Al di là della trama coinvolgente, ci interessa il fatto che il protagonista usa spesso tecniche di psicologia sociale per far uscire dagli schemi mentali e comunicativi i suoi allievi.
In successione, visioneremo e commenteremo le seguenti scene: il professore che chiede ai suoi allievi prima di strappare, e poi di ingoiare le prime pagine del libro di testo; che sale in piedi sulla cattedra e poi vi fa salire gli altri; la marcia in cortile (il passaggio contiene spiegazioni esplicite sul concetto di postura); il momento in cui i ragazzi calciano il pallone recitando versi.
Non si consiglia la visione integrale dell’opera, per non distogliere l’attenzione del gruppo dai veri obiettivi della presente UD. Eventualmente, se l’interesse suscitato è significativo, si potrà proiettarla in altra sede.
Esercizi alternativi di Role Playing
Per la postura. Gioco delle sculture viventi: dei volontari assumono diverse posizioni del corpo. Gli altri provano a indovinare quale stato d’animo e quale messaggio vogliono inviare.
Per la mimica facciale: gli studenti assumono diverse espressioni del volto (stupore, gioia, rabbia, tristezza,ira, amore, ecc.) che gli altri devono indovinare.Per la gestualità: a gruppi, gli studenti mimano titoli di libri o di film conosciuti oppure situazioni particolari, per farli indovinare ai compagni.
Conclusione: postura, mimica, gestualità sono forme importantissime di comunicazione poiché da esse si può desumere non solo il modo personale di muoversi di una persona, ma anche come vive le interazioni. Un rapporto armonioso e liberatorio col nostro linguaggio non verbale è determinante per un’equilibrata vita di gruppo.
Esercizio 2. Il gioco dei trasporti (15 min.)
In questa sequenza intendiamo offrire una serie di esercizi che offrano la possibilità ai partecipanti di prendere consapevolezza delle situazioni di contrasto e di migliorare la loro competenza nel gestirle, attraverso uno stile di negoziazione cooperativa
Famoso gioco di conflitto di obiettivi ideato da Deutsch e Krauss[1]:
si chiede ai partecipanti di effettuare una gara di trasporto che si può vincere solo ottenendo il maggior punteggio individuale, ma li si mette in condizione di cooperare per raggiungere la vittoria. Due giocatori rappresentano due ditte di autotrasporti, A e B, per le quali effettuano una serie di trasporti. Ad ogni trasporto ricevono una somma fissa, dalla quale si sottrae una variabile in base al tempo impiegato per effettuare il viaggio.
Liberando la parte centrale dell’aula dagli impedimenti, si disegnano col gesso due percorsi per giocatore: uno molto lungo e contorto, il secondo breve e lineare, ma con un lungo tratto in comune a tutti e due i partecipanti. Da un lato della stanza si pongono i riquadri di partenza e gli oggetti da trasportare (libri), precisando il numero dei viaggi, dall’altra si tracciano i traguardi. Per vincere, ben presto i giocatori comprenderanno l’utilità di percorrere la via più breve, ma entreranno in conflitto d’interessi con l’altro, che percorre la stessa corsia. La soluzione cooperativa più evidente consiste nell’alternanza dei due, ma nel gioco molti fattori possono impedirne la scelta.
Conclusione: la scelta della cooperazione è spesso associata ad un maggior profitto anche quando gli obiettivi sono di natura culturale e didattica. Chi collabora nel dare soluzioni cooperative alle difficoltà è persona degna di fiducia e capace di assunzione di responsabilità.
[1] Deutsch M. e Krauss R. M., Studies of Interpersonal Bargaining, in “Journal of Conflict Resolution”, 1962, n. 6, pp. 52-76
Vi consigliamo però la lettura del documento intero, che potete trovare facilmente sul web digitando su Google: – “Dal testo: Banzato M. & Minello R., Imparare insieme. Laboratorio di didattica dell’apprendimento cooperativo, Armando, Roma 2002” La comunicazione interpersonale e sociale –
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